Giulia Tagliavia ricevette due anni fa una commissione dal Teatro Comunale di Bologna per una composizione da eseguire in occasione delle celebrazioni per il bicentenario della nascita di Verdi. L’idea fu quella di estrapolare un personaggio femminile verdiano, Gilda del Rigoletto, e darle “libero sfogo” contro le tante trame dei libretti d’opera dove spesso una donna giovane e innamorata soffre e muore a causa di un uomo egoista. La scrittura del libretto per questa ironica “arringa” al femminile fu affidata a Stefano Benni.
L’opera apre una riflessione sul controverso rapporto tra arte e potere, tra la libertà dell’artista e i limiti imposti dalla “committenza” e dal mercato. Un’eroina fedele ai propri sogni agisce sullo sfondo di una realtà lavorativa dove profitto, mobbing e una certa idea della donna come “esca” estetica per l’intrattenimento sono atteggiamenti predominanti. La partitura segue un libretto scritto apposta per generare dei cambi di stile: parte da una cellula classica per sviluppare il contrappunto per una song o per un groove con un gruppo strumentale che vede coinvolta una decina di giovani musicisti, tra cui la stessa compositrice alle tastiere.
Musica di Giulia Tagliavia
Testi di Stefano Benni
INFO:
18 Marzo 2016 ore 20.45
Auditorium Melotti, Rovereto