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GHIGI Marcella

Il violoncello
00h 00' 00" Methods

Conoscere la tecnica per esprimere la musica.

Rivolto ai giovani violoncellisti e agli insegnanti interessati ai diversi aspetti della didattica, questo libro tenta di inquadrare ogni particolare tecnico in un contesto più ampio, in modo che lo studio non sia finalizzato al raggiungimento dell’abilità strumentale pura e semplice, ma possa fornire sempre nuove possibilità di scelta per la realizzazione dell’idea musicale.

160 pagine con illustrazioni, fotografie, esempi musicali e poster con la tastiera del violoncello. Prefazione di Mario Brunello.

In vendita (3084)

Rassegna stampa

“(…) indaga con curiosità attenta, senza perdere un passaggio, la microfisica del violoncello: seguendo il cammino di William Pleeth e di Carl Flesch, i più grandi didatti nella storia degli strumenti ad arco, l’autrice scompone i movimenti necessari a produrre un’idea musicale, li analizza punto per punto, li corregge con amorevole precisione e li restituisce infine trasformati, senza mai perdere di vista l’avventura dell’interpretazione.”
Stefano Colangelo, CORRIERE ROMAGNA, marzo 1999

”(…) Marcella Ghigi ha messo a punto uno strumento didattico davvero utile, (…) nulla vien dato per scontato. Ben riuscito questo volume nel quale lo studio e la tecnica sono sottratti al mito del virtuosismo per tornare al servizio dell’espressione musicale.”
Alice Bertolini, SUONARE NEWS, giugno 1999

“(…) il suo lavoro contribuisce allo svecchiamento dei sussidi per la didattica strumentale: parlo di sussidio perché la componente artigianale e imitativa del rapporto diretto con l’insegnante non è ovviamente messa in discussione. Ma esiste un problema di ordine, strutturale e mentale, nell’affrontare problemi che nascono dalla geometria, nella fisica e nella fisiologia ma devono approdare alla musica, un ordine rispetto al quale mi pare che la Ghigi abbia molte cose da dire (…) questo libro si raccomanda vivamente, oltre che agli studenti di violoncello, ai loro insegnanti, perché sia occasione di riflessione e di ricerca dentro di sé delle ragioni profonde della comunicazione.”
Giorgio Pugliaro, IL GIORNALE DELLA MUSICA, gennaio 2000

“(…) Da sottolineare che l’autrice, persino quando si addentra negli aspetti più tecnici, non lo fa mai in modo fine a se stesso, ma riesce a inserire le osservazioni in un contesto più ampio, in un discorso finalizzato a concretizzare le idee sonore o a migliorarle. Sempre sostenuta da una visione fortemente etica del ruolo del musicista, risultato di una profonda e radicata passione che le consente di accostarsi con umiltà e senza pregiudizi al suo lavoro. (... )”
Giulia Vannoni, LA VOCE, aprile 2001

“(…) Per lei il violoncello è, insieme, un arto, una membrana polmonare, uno scandaglio nelle zone più misteriose del cervello, in cui si forma quella lucida inconsapevolezza che fa si ogni esercizio, ogni artificio lungamente sperimentato, diventi, al momento dell’esecuzione, atto spontaneo. (...) La credibilità che questo libro sprigiona, nasce dall’idea che la musica sia una forma di autoanalisi capace di risolvere ogni nodo interiore nella catarsi del gesto.”
Alessandro Zignani, MUSICA, luglio/agosto 2001