Educato fin dall'infanzia alla musica dal padre organista, che accompagnava come cantore nelle feste religiose, conseguì a diciotto anni la licenza di Magistero e frequentò i corsi di filosofia all’Accademia Scientifico Letteraria, continuando però a coltivare gli studi musicali. A venticinque anni lasciò l'insegnamento per iscriversi al Conservatorio G. Verdi di Milano. Si licenziò in composizione nel 1912, dirigendo nel saggio annuale del Conservatorio una sua Sinfonia romantica per grande orchestra.
Alcune sue opere liriche, come Le preziose ridicole, Don Giovanni e La caverna di Salamanca, ebbero fin dall'inizio un lungo periodo di successo, rappresentate alla Scala e nei maggiori teatri italiani e stranieri. Fra i più grandi interpreti si ricordano Mafalda Favero, Ebe Stignani, Jan Kiepura, Gilda Dalla Rizza, Helge Roswaenge, Iris Adami Corradetti, Cloe Elmo, Giulietta Simionato, Giulia Tess, Benvenuto Franci, Magda Olivero, Paolo Montarsolo, Sylvie Valayre.
La sua figura e il suo temperamento si rispecchiano in una produzione operistica di schietta vena romantico-verista, anche se non mancano i segni di una ricerca di modernità, soprattutto nella cura dei particolari coloristici dello strumentale. Oltre alle opere compose musica sinfonica e da camera, e numerose colonne sonore cinematografiche, fra le quali quelle per i primi film del figlio Alberto.
Si dedicò anche all'attività didattica: chiamato a dirigere la Civica Scuola di Musica di Milano (che allora si limitava a preparare coristi per la Scala e strumentisti per la banda civica) ne promosse con lungimiranza lo sviluppo, avviandola verso quella posizione di primato che oggi le è riconosciuta. Fu decorato con medaglia d'oro dal Comune di Milano.